L’emergenza Covid-19 è ovviamente entrata nel sistema militare e le Forze Armate mettono in atto disposizioni per garantire la sicurezza del personale e delle loro famiglie.
E’ di ieri 16 Marzo, la notizia che il Ca. di Stato Maggiore Esercito, Gen. C.A. Salvatore Farina, ha disposto che il personale potrà essere messo nella posizione di smart working su richiesta dell’interessato, oppure a disposizione presso il proprio domicilio per causa di forza maggiore, in riserva nella posizione di servizio, oppure in licenza straordinaria. Misure senza precedenti ma che danno l’idea di come l’Esercito, pur mantenendo lo stato di operatività e di permamente allerta, sia riuscito ad elaborare disposizioni tali da garantire quanto più possibile il personale dipendente.

Il Gen. Farina nel ribadire che la forza armata è chiamata ad un grande sforzo operativo a sostengo della popolazione civile per il superamento dell’emergenza nazionale e al mantenimento delle attività nei vari teatri di intervento, ha voluto così dare una risposta chiara al personale dipendente.
Oggi l’Italia richiede l’impegno e la dedizione di ogni uomo e ogni donna in uniforme, quindi, dovendo contare su tutto il personale disponibile in questo periodo di estrema emergenza, sono sospese licenze e recuperi compensativi a meno di particolari esigenze che di volta in volta saranno valutate dalla linea di comando. l’Esercito nel suo complesso, siamo sicuri, sarà all’altezza come sempre.
Le disposizioni odierne del CASME, seguono quelle emanate il 10 Marzo dal Ca. SMD – Gen. Enzo Vecciarelli, che da parte sua aveva dato le indicazioni generali quali, turnazioni del personale e smart working.
Anche per il personale all’estero sono state diramate stringenti disposizioni dal COI – Comando Operativo Interforze –per garantire la sicurezza della salute per il personale dislocato all’estero e controlli sanitari per il personale in rientro o in partenza.
Il delegato COCER Esercito , Gennaro Galantuomo, ha dichiarato che le disposizioni adottate su proposta del COCER – Esercito, garantiscono l’operatività della forza armata – mantenendola di fatto in stato di allerta e prontezza operativa coerente con la situazione – e nel contempo salvaguardano la salute del personale e delle loro famiglie. Il personale e i reparti sono pronti a rispondere con immediatezza ad ogni nuova di richiesta di intervento a sostegno delle istituzioni. Attualmente, l’esercito ha messo a disposizione delle istituzioni oltre 7000 uomini per l‘ordine pubblico, 60 genieri per garantire il trasporto merci ferroviario, oltre ovviamente al personale medico e paramedico inviato a sostengo delle strutture sanitarie in Lombardia. Inoltre, 72 ufficiali di collegamento sono in permanente contatto con 72 prefetture per i coordinamento delle varie esigenze.
La situazione comunque è tenuta sotto stretta osservazione e lo Stato Maggiore è ovviamente pronto ad emanare nuove disposizioni qualora la situazione generale lo richiedesse.
Anche il Cocer Esercito rimane in “posizione” di convocazione permanente in collegamento audio video per seguire costantemente l’evoluzione dell’emergenza.
Ms

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