Egregio avvocato, viene riproposto con insistenza sui social un video, girato dal giornalista della televisione locale II13TV, Gigi DI MEO, dove si vede lei e il presidente della Repubblica francese, Macron, passare in rassegna un reparto militare che espone la Bandiera di Guerra.
Nel passare in rassegna il reparto militare per gli onori, è stato imbarazzante notare chiaramente che il Presidente Macron si ferma per un attimo per rendere gli onori alla bandiera, come prescrive il protocollo, e riprende il cammino quasi subito notando, quasi con incredulità, che lei non si era fermato come impone il cerimoniale di stato. E’ stata una scena surreale ed un comportamento che ritengo non abbia alcuna giustificazione.
Egregio avvocato, lei è il Presidente del Consiglio dei Ministri, il reparto in armi era schierato per fare gli onori alle autorità ma queste, lei compreso, aveva l’obbligo di fermarsi davanti alla bandiera di guerra e rendere a questa i dovuti onori.
La bandiera, in particolare la bandiera di guerra di un reparto, è al di sopra di ogni autorità militare o civile e tutti, dall’ultimo italiano al presidente della repubblica hanno il dovere e l’obbligo di renderle onore.
In tanti anni di carriera militare non avevo mai visto un rappresentante dello stato passare davanti alla bandiera, schierata con un picchetto d’onore in forma ufficiale, senza neanche degnarsi di fermarsi. Una cosa che ritengo inconcepibile, inaccettabile e che lascia molto perplessi.
Quel pezzo di stoffa non rappresenta solo il popolo italiano, rappresenta il sangue di milioni di soldati e civili che per essa sono morti e merita sempre ed in ogni circostanza gli onori che gli sono dovuti.
Personalmente non la ritengo una svista o peggio ancora, e sarebbe grave, poca conoscenza del cerimoniale di stato, ma grave offesa alla bandiera, ai tanti morti per la libertà della Repubblica, alle Forze Armate. In poche parole, all’Italia tutta.
Ritengo che Ella non possa esimersi da scuse da presentare in forma ufficiale e pubbliche.
Michele Santoro
Direttore Osservatorio Sicilia Mondo e Dintorni